20 aprile 2019

il segno di Dio nella città

Ieri sera la via crucis cittadina ha attraversato il centro città, passando davanti ai locali del tempo libero con esiti diversi. In passato si preferiva sfruttare luoghi periferici "per non disturbare troppo" o perchè in periferia sembrava che anche coloro che erano a casa si rendessero più partecipi, magari stando alla finestre. In centro no: sei a stretto contatto con scelte di vita diverse, con persone che non sanno neanche cosa sia il venerdì santo e con gente di altre religioni.
Ma mai come quest'anno c'era tanta gente, al punto che la Cattedrale si è riempita. Un bel segno dato alla città, senza dare giudizi, senza strafare, senza combattere chissà quali nemici: la comunità cristiana celebra la morte del suo Cristo. Se poi lo stesso animo fruttificasse in vita concreta ed in impegno per gli altri, la vita della città sarebbe rivoluzionata. Ma questo secondo passaggio non lo si crede ancora e si preferisce tenere la logica di Dio per le cose di chiesa (a volte neanche lì). Abbiamo un potenziale nucleare di bene e usiamo delle piccole pistole ad acqua, lamentandoci poi che i tempi, la gente, la politica, l'economia sono cattivi.


"Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:
“Voglio cantare in onore del Signore:
perché ha mirabilmente trionfato,
ha gettato in mare
cavallo e cavaliere."
(Es 15,1)

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