04 agosto 2019

la morte di un sacerdote amico

Don Francesco Cartello, il sacerdote morto recentemente e di cui ci saranno domani i funerali, mi riporta ai miei "secondi passi" nella fede. Non proprio i primi perchè non era nella parrocchia dove ero nato, ma, amico del mio viceparroco, lo incontravo d'estate nella baita di Rhemes Notre Dame. Poi più avanti, entrato in seminario e poi diventato sacerdote, l'avevo trovato come "collega" con cui c'era una tacita stima reciproca. Anche in Gazzetta d'Asti lui passava spesso. Bene. La sua morte mi ha fatto indirettamente pensare alla riconoscenza che ciascuno deve agli altri, a coloro che ti hanno preceduto, che ti hanno direttamente o indirettamente formato. Soprattutto mi ha fatto ricordare che la presenza delle persone non è scontata e che dall'oggi al domani possono non esserci più. Varrebbe la pena dedicare più tempo alle relazioni che non alle attività...

"Ma guardati e guardati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno viste: non ti sfuggano dal cuore, per tutto il tempo della tua vita. Le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli." (Dt 4,9)

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