21 luglio 2019

matrimonio estivo

Ho partecipato ad un matrimonio ieri con pranzo in vigna tra tavolini e famigliole sui plaid. Un pranzo come tutti vorrebbero: senza portate ma stile merenda sinoira, con ampia libertà di muoversi anche per andarsi a prendere da mangiare, molto "estivo" anche se non troppo caldo. Anche la celebrazione aveva un tocco di spensieratezza: molti bimbi, dato che la sposa è maestra d'asilo, coinvolti in alcuni momenti, canti al confine tra il liturgico e il non liturgico ma decisamente energizzanti, attraverso un coro messo su per l'occasione. Il marito albanese ha portato con sé la claque di parenti che poi hanno ballato balli popolari albanesi a lungo nel luogo del pranzo.
Un matrimonio costruito al contrario: non per insegnare chissà che cosa o per esprimere chissà che cosa, ma per smantellare le formalità. Forse questo è uno dei compiti della fede: smantellare le formalità e le ingessature varie per riscoprire la spensieratezza dei bambini.

"Và, mangia con gioia il tuo pane,
bevi il tuo vino con cuore lieto,
perché Dio ha gia gradito le tue opere.
In ogni tempo le tue vesti siano bianche
e il profumo non manchi sul tuo capo." (Qo 9,7-8)

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