20 novembre 2019

finanza etica

Un inserto speciale sulla finanza etica pubblicato da Avvenire mi fa venire in mente due cose:
1) c'è una narrazione apocalittica sulla situazione del pianeta e c'è una realtà in cui è vero che le cose non vanno per il meglio ma in cui tutto sta rapidamente muovendosi verso la creazione di alternative. La crescita forte della finanza etica che sostiene progetti (anche industriali) a favore dell'ambiente fa decisamente ben sperare
2) il giornalismo di ispirazione cattolica deve promuovere e far conoscere queste realtà, deve farle emergere. In questo caso il giornalismo torna ad essere "didattico". C'è stata un'epoca (quella da cui stiamo uscendo) in cui si dava per scontato che la gente (anche culturalmente più preparata) non fosse interessata ad imparare. Ora invece si torna ad imparare: non tanto perchè non si sa, quanto perchè si sa troppo e bisogna imparare a mettere ordine e a distinguere vere notizie da false notizie.

"Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore
diede loro perché ragionassero.
Li riempì di dottrina e d'intelligenza,
e indicò loro anche il bene e il male." (Sir 17,5-6)

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