10 novembre 2019

la disabilità verso la normalità

Questa settimana sono riuscito a fuggire al cinema per vedere Tutto il mio pazzo amore, con al centro un giovane autistico. Al di là della bellezza della trama e della fotografia ho capito che ormai siamo alla persona con qualche disabilità che diventa attore protagonista. Se penso che quando ero piccolo in paese c'era un solo disabile (gli altri venivano tenuti chiusi in casa...) il cui nome diventava un insulto per disprezzare gli altri, bisogna dire che di acqua ne è passata sotto i ponti. Il grado di una società si misura dalla capacità di portare avanti chi è indietro e nessuno mi toglierà dalla testa che il mondo va avanti e non indietro.

 "I suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?».  Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio." (Gv 9,2-3)

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