19 marzo 2020

pensare al dopo

Ho letto un interessante articolo su Avvenire di non so quale giorno (devo recuperare un po' di arretrati..:) in cui paragonando questa situazione a quella di una guerra l'autore (non so più chi sia...) ricordava che hanno pensato a cominciare al dopo, mentre la guerra era ancora in corso. Anche personalità credenti, con uno sguardo profetico, hanno cominciato ad immaginarsi come ricostruire il mondo, imparando la lezione.
E' quello che dovremmo fare anche noi, almeno immaginandoci come sarà la Chiesa del dopo virus se non vogliamo proprio essere utopisti e immaginare anche quale contributo come cristiani portare al mondo. E dovremmo cominciare a confrontarci su questo e non solo a pensare al 'presente e ai vari streaming...

"In quel giorno,
dal corso dell'Eufrate al torrente d'Egitto,
il Signore batterà le spighe
e voi sarete raccolti uno a uno, Israeliti.
In quel giorno suonerà la grande tromba,
verranno gli sperduti nel paese di Assiria
e i dispersi nel paese di Egitto.
Essi si prostreranno al Signore
sul monte santo, in Gerusalemme." (Is 27,12-13)

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