14 gennaio 2021

Echi lontani

 Bastano pochi giorni di isolamento e sembra che tutto sia ovattato. Basta saltare una segreteria diocesana e gli echi delle discussioni sembrano l'esercizio di uno sciatore slalomista che si allena in pianura Padana. Basta tagliarsi un attimo fuori dalle chat scout e ti sembra che questioni importanti diventino occasione per giocare con whatsapp. Basta lavorare a distanza al giornale e ti sembra che in fondo non è così indispensabile conoscere le dinamiche interne e farsi carico di questioni che si risolveranno da sole. Per non parlare delle grosse questioni in parrocchia: la gestione dei funerali ti obbliga a rispettare dei tempi, tutto il resto boh? Allora uno si chiede: probabilmente affrontare di petto le cose ed "essere sul pezzo" equivale a darsi la zappa sui piedi e a generare nuovo ed eterno lavoro e pensiero. 

Una cosa è certa: l'isolamento è altrettanto innaturale dell'estremo attivismo, perciò forse non è bene giudicare quando si è in entrambe le situazioni...


"Il saggio ha gli occhi in fronte,ma lo stolto cammina nel buio. Eppure io so che un'unica sorte è riservata a tutti e due. (Qo 2,14)




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