24 giugno 2023

Governare senza etica

 Ho iniziato ad ascoltare i podcast di Gianluca Briguglia, che insegna filosofia medievale a Venezia e che li produce su alcuni personaggi mitologici o storici che hanno parlato di politica. Si intitolano "Bestiario politico". Il primo era su Machiavelli e, evitando il classico adagio "il fine giustifica i mezzi" con cui in genere si sintetizza il suo pensiero sul "principe", affermava che governare significa affrontare il male e tenerlo a bada. Dunque il governante migliore non è quello più onesto ma quello che sa tenere a bada i disonesti (con ogni mezzo) e permette ai cittadini di poter essere onesti, dal momento che non sono minacciati. Una lettura molto suggestiva che veniva esemplificata così: A fine anni '90 Clinton poteva uccidere Osama Bin Lader, perchè si sapeva già di cosa era capace e si era trovato dove si nascondeva. Purtroppo voleva dire bombardare un villaggio e uccidere 200-300 innocenti. Non lo fece. L'effetto furono le migliaia di persone morte sulle Torri Gemelle e nelle successive guerre. Clinton aveva affermato che non aveva fatto bombardare il villaggio perchè si sarebbe messo alla pari dei metodi di Bin Laden. Ma...

MaxWeber a inizio novecento aveva espresso questo nei termini del confronto tra etica della convinzione (che si riferisce ai valori in cui si crede) e etica della responsabilità (che ha volte va contro i valori in cui credi). Chi governa democraticamente (e razionalmente) deve richiamarsi alla seconda. Certo che se uno pensa bene le conseguenze sarebbero enormi, anche solo a livello di "governare" la famiglia, la parrocchia, un gruppo, un comune. Ce n'è da meditare.

 Ora va', conduci il popolo là dove io ti ho detto. Ecco il mio angelo ti precederà; ma nel giorno della mia visita li punirò per il loro peccato». (Es 32,34)



Etichette:

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page