18 giugno 2023

I morti non sono tutti uguali

 Un po' in ritardo ma non ho potuto fare a meno di notare che la morte di Berlusconi vale più del centinaio (almeno) di morti nel mar Egeo. Non tanto come quantità di pagine scritte: è chiaro che di quella morte in mare si sa poco, mentre di Berlusconi si sa tanto. Quanto come indignazione e partecipazione: quei morti sembra che siano scontati (possibile che non sappiano i pericoli che corrono imbarcandosi?) e sembra che ci tocchino di meno: sono lontani, sono alcuni tra tanti e non ci va di pensarci troppo. Ma se solo uno inizia ad immedesimarsi su cosa è capitato a loro e su come sono stati bellamente ignorati con la scusa che non chiedevano formalmente aiuto allora sale la tristezza e la rabbia. Certo che non mi va molto essere ricordato sui libri di storia come la generazione che ha fatto fuori tanta gente, così come immagino non piaccia a nessuno essere della generazione che ha tirato fuori un Hitler...

"Salvami, o Dio:
l'acqua mi giunge alla gola.
Affondo in un abisso di fango,
non ho nessun sostegno;
sono caduto in acque profonde
e la corrente mi travolge."
(Sl 68,1-2)

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