23 maggio 2023

Salone del libro

 Una giornata tranquilla dopo un periodo un po' travagliato di scadenze, conti che non tornano, preoccupazioni più grandi di quel che sono. E il salone del libro, specie se in compagnia, è un buon antidoto allo stress. Soprattutto perchè ti fanno ben sperare queste frotte di classi che affollano i padiglioni e ti fa ben sperare il confronto che si crea nei dibattiti. Fa bel sperare anche la quantità industriale di libri esposti, che ti ricorda che c'è una storia alle spalle. Ho partecipato a tre dibattiti, di cui due organizzati da Arcidiocesi di Torino e Uelci (librai cattolici) di cui dirò nei prossimi giorni. Uno invece era organizzato dalla Lavazza ed era la presentazione di un libro su imprese sostenibili, che producono il bilancio di sostenibilità. Un argomento che mi interessa e che avevo già affrontato in Gazzetta, perchè ad Asti ce n'è una, la Format. Quattro aziende: Lavazza, Chiesi farmaceutica, Humana People to People (riciclo di abiti usati) e la .... (arnesi per cucina). Il racconto veloce delle loro iniziative verso i dipendenti, verso l'ambiente, verso il territorio in cui si trovano. E ti rendi conto del perchè l'Italia nonostante i casini, non sia ancora crollata: la rete di base di chi genera lavoro e di chi lavora è talmente fitta che fa da rete protettiva anche per il sistema burocratico e politico su cui è meglio tacere.

"Vedi, io ho chiamato per nome Besaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda;  l'ho riempito dello Spirito di Dio, per dargli sapienza, intelligenza e conoscenza per ogni sorta di lavori,  per concepire opere d'arte, per lavorare l'oro, l'argento e il bronzo, per incidere pietre da incastonare, per scolpire il legno, per eseguire ogni sorta di lavori." (Es 31,2-5)



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