15 dicembre 2023

I progressi della cop28

 Ho seguito più da vicino la conferenza internazionale sul clima di Dubai che ha portato per la prima volta a mettere in conto la fuoriuscita dai combustibili fossili sebbene non a breve termine. Ho sentito il dibattito che ne è scaturito, in particolare la divisione tra coloro che parlano di ennesimo fallimento, dato che intanto una parte del mondo sarà sott'acqua e di chi parla di accordo storico. Ci sono ragioni da tutte e due le parti. Mi sono convinto di due cose:

- non c'è alternativa alla metodologia delle cop, perchè in quali altri sedi si potrebbe discutere tutti quanti insieme e prendere decisioni che anche se non sono vincolanti stabiliscono delle piste precise da seguire? Non c'è mai stato nella storia un governo globale se non sotto qualche dittatore: purtroppo i tempi lunghi sono i tempi della storia e non coincidono con i tempi del clima... Ma gli attivisti se ne devono fare una ragione

- nello stesso tempo è incredibile come si continui a parlare  di stati contro la transizione ecologica come se la gente iraniana, russa, saudita fosse tutta a favore del petrolio. Non sono i popoli a dare problema, sono certe èlite dittatoriali e economiche che continuano a scommettere sui combustibili fossili perchè non sono interessati alla sopravvivenza della civiltà umana: tanto moriranno prima... Perciò più che controllare gli altri stati, converrebbe controllare le proprie banche, le proprie aziende e certi personaggi da incubo che sono stati ben rappresentati da film come "The Wolf of Wall Street"...


"La terra bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua.
I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli
diventeranno canneti e giuncaie."
(Is 35,7)



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