Fascismo e antifascismo
La censura di fatto del monologo di Antonio Scurati ha fatto molto parlare. Come in genere succede, l'ideologia fa come la sabbia nell'acqua quando la agiti: intorbida tutto. Se poi si era già in una specie di palude, basta veramente poco a rovinare la trasparenza. E così provando a mettere un po' d'ordine in questo affaire mi sembra che tre siano gli ingredienti di cui discutere:
- il contenuto del monologo, che mi sembra vero al 100% se ci si attiene ai fatti che dice, senza interpretazioni o dietrologie, né da una parte né dall'altra
- il contesto in cui questo monologo doveva essere letto. Non si capisce perchè ci si scandalizzi così tanto, dal momento che certe censure, anche in tono sopraffino, ci sono sempre state a seconda di chi governava in Rai. Quando non si rispetta la professionalità delle persone in nome della difesa di una verità, è difficile non far scattare le censure.
- gli effetti di quel che è successo. Sembra che siamo nelle mani di gente un po' grezza nel gestire una roba simile: forse una prova Invalsi per ministri, dirigenti e funzionari potrebbe servire più che per gli studenti italiani.
Etichette: giornalismo, politica
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