08 giugno 2024

La chiesa di domani

 A differenza di lunedì scorso, l'intervento di Alberto Melloni di ieri sera a Passepartout è stato notevole. Intitolato "Gli orizzonti della fede alla prova della storia" ha tracciato un notevole affresco sulla chiesa cattolica oggi e sulle sfide della fede. Molto diretto, senza mezzi termini, è stato capace di non mitizzare papa Francesco, "un militare come solo può esserlo un Gesuita", pur riconoscendo che la Chiesa Cattolica è l'unica in cui un leader del sud del mondo comanda anche il nord. E' stato capace di denunciare le stagioni in cui la chiesa di Roma chiede ai teologi di non pensare e di obbedire, creando le premesse dei disastri successivi (ultima stagione: Ratzinger alla Congregazione della Fede che interviene su tutto lo scibile, facendo tabula rasa del pensiero teologico. E soprattutto è stato capace di distinguere tra fede e religione e a portare la riflessione alle logiche conseguenze. Forse un po' alto come livello, ma almeno qualche dubbio l'ha posto e qualche dritta l'ha data. Nella Chiesa per poter obbedire nel modo giusto occorre chiamare le cose col loro nome: l'obbedienza, come diceva il nostro padre spirituale in seminario, non è la rinuncia a pensare, ma solo la sottomissione dell'agire. 

"Un cuore intelligente acquista sapienza
e l'orecchio dei saggi ricerca la scienza"
(Pro 18,15)



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