08 settembre 2024

La potenza di Beethoven

 Come non tornare sul giro a Torino venerdì e non citare il concerto in piazza san Carlo che ha dato il via al Festival di musica Mito? Nona sinfonia di Beethoven "Corale": un monumento grandioso e possente che richiama le origini della creazione nel primo movimento (quasi una "2001: Odissea nello spazio" in musica), passa attraverso il concitato ritmo del secondo movimento che ti genera quasi ansia, attraversa il celestiale terzo movimento di segno del tutto opposto e approda al grande quarto movimento con il coro e i solisti e il famoso inno alla gioia di Schiller, scelto come inno europeo. Ce l'avevano fatto studiare in seconda media, quando nel 1978 si andava verso l'elezione del primo parlamento europeo. Dunque una sinfonia densa di emozioni e di ricordi, che per molti anni ascoltavo prima di andare alla messa della notte di Natale o alla veglia pasquale per "entrare in atmosfera". La pioggerella non ha fermato l'esecuzione e ne siamo usciti tutti (molti bambini erano presenti) con uno spirito decisamente rinfrancato. 

1. Gioia figlia della luce, Dea dei carmi, Dea dei fior!
Il tuo genio ci conduce per sentieri di splendor.
Il tuo raggio asciuga il pianto, sperde l’ira e fugge il duol!
Vien! sorridi a noi d’accanto Primogenita del Sol!

2. Qual nell’arnia armoniosa già s’inserte il suono al suon,
e la voce della sposa già s’unisce alla canzon.
Ma da noi ritorca al viso chi la gioia in cor non ha,
l’uom che mai non ha sorriso certo in Ciel non salirà.

3. Dea dei palpiti giocondi gioia sacra ed immortal,
tu sei l’anima dei mondi,sei l’ebbrezza celestial:
sei la pace e la speranza, sei dei pampini l’umor,
sul tuo metro eterna danza move il mar e l’astro d’or.



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