Arte insofferente
Ieri sono andato a visitare la mostra sull'arte contemporanea italiana dal 1950 al 1970 a Torino. Non capisco molto l'arte contemporanea e forse anche per quello tendenzialmente non la amo. Però la mostra era ben organizzata e faceva capire alcune cose. Innanzitutto il potenziale distruttivo di quegli artisti che non volevano stare dentro i paletti dell'arte convenzionale. E questo non mi dispiace. In secondo luogo la voglia di sperimentare strade nuove, di usare materiali atipici, di "vedere che effetto che fa". E questo mi piace molto. In terzo luogo erano figli del loro tempo, in cui ci si lasciava alle spalle le miserie della guerra e si respirava un mondo e una nazione che cambiava. E questo mi piacerebbe viverlo. Infine: l'arte è espressione di qualcosa che uno ha dentro e che a volte fatica a trovare i modi e le vie per farlo uscire. Non mi spiacerebbe riprendere a produrre qualcosa in tal senso, senza la pretesa di essere...un artista.
"Io ti rendo grazie:hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l'anima mia." (Sal 139,14)
Etichette: arte
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page