09 aprile 2025

Arresti domiciliari

 Ieri sono andato a casa di una persona che conoscevo da quand'era piccola e che è ora agli arresti domiciliari abbastanza stretti (io stesso forse non avrei potuto entrare, ma da prete forse sì). Mi aveva fatto sapere che voleva parlare perchè ormai era "alla frutta". Ho poi scoperto che le sue preoccupazioni erano soprattutto legate a come vivere, visto che non poteva più lavorare. Anche se dubito lavorasse regolarmente. Però è stato interessante: uno spaccato di vita di una persona ancora in forze e ancora con una speranza di futuro ma con un assillo di preoccupazioni e di ansie. Probabilmente una strada per poter restare aperti alla carità non è necessariamente quella dell'elemosina in senso stretto, che spesso genera dipendenza e incapacità di entrare nella vicenda delle persone, ma quella di creare legami di "amicizia" (anche se il termine è troppo forte) con le persone.

"Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra" (Mt 6,3)



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