08 maggio 2025

La burocrazia dei corsi matrimoniali

 Ieri mentre ero in fiera incontro una ragazza della parrocchia che deve sposarsi a luglio e non è ancora riuscita a fare il corso, perchè ce ne sono troppo pochi e quelli che ci sono hanno un costo, dato che è richiesto pernottamento e vitto per due giorni. Chiedeva come poteva fare. Già da tempo mi ero convinto che sto sistema di corsi centralizzati sia nell'iscrizione sia nell'impostazione può avere un senso ma risente dell'ideologia del "corso perfetto": devi dire tutto, tratti tutti allo stesso modo senza tener conto di chi sono, punti a fare dei gruppi che continuino l'esperienza e dunque spingi in una direzione che è la stessa di 30 anni fa, come intanto non fosse cambiato il mondo. Così facendo sicuramente coinvolgi coppie che sono ai margini della vita ecclesiale e fai fare loro un'esperienza molte volte significativa (a detta di altre che l'hanno fatta) ma metti in difficoltà altre. E la soluzione non è moltiplicare i corsi: possibile che una sola impostazione vada bene per tutti? La strada dovrebbe essere la personalizzazione dei corsi, alcuni dei quali si potrebbero fare a livello parrocchiale e anche decisamente più brevi e più essenziali.

"Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore." (1Gv 4,18)



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