04 settembre 2010

albania



un'auto sul tetto segnala che sotto c'è un'officina meccanica...






la bandiera albanese sventola su molte case in costruzione


visione notturna della cattedrale di Pristina

Tornato ieri da un viaggio di cinque giorni in Albania, dove stiamo portanto avanti un gemellaggio con la parrocchia don Bosco di Shelqet, nel nord. Abbiamo anche fatto una puntata in Kosovo, a Pristina. In un'anno, da quando ci siamo andati nel 2009 per la prima volta, si notano già molte differenze: strade asfaltate e raddoppiate, più macchine, case in costruzione. Una nazione che cresce e si ricostruisce dopo gli anni della peggior dittatura. La fede è ancora radicata, quasi una sfida di identità verso una maggioranza musulmana: la cattedrale di Pristina in costruzione è un colosso (un portone alto solo lui 31 metri). Però in Albania la convivenza è pacifica, anche dove la percentuale di cattolici cresce (per esempio nel nord, dove eravamo noi). Non si può dire ancora se è solo la quiete prima della tempesta (cioè anche l'Albania si secolarizzerà non appena si arricchirà, come è successo per le nazioni d'Occidente) oppure se è possibile una strada di ammodernamento che non butti via tutto. Boh, che pensate?

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