15 settembre 2010

"somewhere": la noia di vivere


Ieri sera ho visto il film che ha vinto il Leone d'Oro al festival di Venezia, "Somewhere" di Sofia Coppola. Molto lento, al punto che qualche volte mi sono pure assopito. Tanto eravamo solo due in sala e al termine l'altro mi ha detto che si aspettava qualcosa di diverso... Avevo anche letto che c'erano state discussioni su questa vittoria.

Una cosa è certa: la regista rende meravigliosamente la noia del protagonista, attore affermato, che passa le sue giornate senza un senso, passando da un piacere all'altro. Le cose fatte meccanicamente, l'assenza di vere passioni, il desiderio di dormire senza risvegliarsi, il tran tran delle solite cose: tutte reazioni che accompagnano questo genere di vita.

Così come è bella la figura della figlia undicenne e il suo gusto per la vita nonostante lo sballottamento tra un genitore e l'altro. Così come è bella la scena finale e il modo con cui è resa la svolta.

Il benessere svuota di dentro l'anima dell'uomo e lo rende veramente un meccanismo all'interno di un ingranaggio, foss'anche un ingranaggio bellissimo, desiderato da molti e pure luccicante.

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3 Commenti:

Alle 15 settembre 2010 alle ore 09:13 , Anonymous Anonimo ha detto...

non sono assolutamente d'accordo sulla tua affermazione "il benessere svuota di dentro l'anima dell'uomo ...".
Conosco tante persone benestanti ( e anche alcune sfacciatamente ricche!) che usano la loro vita ed i loro soldi per far del bene ed hanno una "bella" anima ed una grande umiltà, mentre ne conosco altre che vivono in uno stato di vera indigenza o al limite, ma sono grette, ingrate e insoddisfatte anche quando qualcuno fa loro del bene e non si sforzano di uscire da questo loro mondo e sono solo capaci di lamentarsi e pretendere che gli "altri" diano loro una mano senza niente in cambio.
Non è giusto generalizzare.

P.S. mi racconti la fine del film, che so già non avrò tempo di andare a vedere?!? grazie!

 
Alle 19 settembre 2010 alle ore 23:41 , Anonymous don dino ha detto...

sì forse sono stato un po' drastico. E' che mi sono lasciato influenzare da quel salmo che dice "L'uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono...".
Il finale del film non lo posso raccontare qui, mandami una mail a dinbarberis@libero.it e te lo racconto lì.
ciao

 
Alle 21 settembre 2010 alle ore 10:59 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il finale invialo tu al mio indirizzo mail: indovina chi sono?!?
vuoi una serie di indizi o lo capisci da solo?
dai che lo sai!!
ciao!!

 

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