13 maggio 2011

aborto e casa degli alpini

Ieri sera parlando con gli adulti che stanno facendo il corso per poi ricevere la cresima si trattava di parlare del modo con cui la Chiesa dà la valutazione etica sui comportamenti. La formula che mi è venuta da usare è questa: essa non esprime un giudizio sui singoli, né sulle loro intenzioni. Essa prova a fare lo sforzo di capire se il senso di un comportamento (preso in se stesso) rispetta o meno il Vangelo. Perciò è come dire: non guardare al perchè lo fai, chiediti "che cosa stai facendo"...
Per esempio (e ho visto che la cosa serviva a chiarire) la questione dell'aborto: è vero che ci può essere il problema di salute della madre, il rischio di un bambino che nasca senza essere desiderato, a volte perfino un abuso sessuale. Però chiediti cosa si sta concretamente facendo: blocchi la generazione di un essere umano nel momento in cui è più fragile. No, non va bene.
Poi ho pensato alla futura sede degli alpini. E' vero che è fatta in materiale ecologico, che gli alpini non possono essere accusati di scarso amore per la natura, che anzi un presidio lì può essere utile per la gestione migliore perfino del parco. Però.... chiediti cosa stai facendo: togli un pezzo di verde pubblico, in genere già scarso, per far posto ad un fabbricato.
A buon intenditor...

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