23 febbraio 2013

tono profetico

Ultimamente da più parti si sollecitano prese di posizione della chiesa su questa crisi economica, quasi dovesse denunciare le ingiustizie e mettersi alla testa di una riscossa popolare contro i potentati. Mi convince poco questa cosa. Erano altri i tempi in cui si doveva tuonare contro qualcuno: ora tutti tuonano contro tutti e l'esito è il diffondersi della rabbia e/o simmetricamente del senso di depressione. Isaia è stato un grande profeta, ma ha saputo anche usare il registro della consolazione e dell'incoraggiamento, quando il popolo aveva perso la sua orgogliosa "sicumera". Forse come comunità cristiana dovremmo anche noi ridare fiducia al mondo e agli esseri umani e tornare a scommettere sui piccoli gesti di bene.

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