15 maggio 2016

alpinità

Ieri al teatro Alfieri durante le cerimonie ufficiali di saluto, discorso, premiazioni, ecc. è stata usata la parola "alpinità" per definire lo spirito alpino. Si può sorridere della cosa (della serie un conto è aiutare, un conto è farlo da alpino; un conto è combattere, un conto è farlo da alpino; un conto è cantare, un conto è farlo da alpino; un conto è bere, un conto è farlo da alpino, ecc.). Però mi è sembrata una bella immagine da usare proprio nella festa di Pentecoste per parlare dello Spirito Santo: un conto è lavorare, un conto è farlo da figlio di Dio; un conto è far festa, un conto è farlo da figlio di Dio; un conto è soffrire, un conto è farlo da figlio di Dio; un conto è impegnarsi, un conto è farlo da figlio di Dio. Il termine corrispettivo sarebbe "spiritualità" (ah, ma forse questo esiste già...).
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"Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me" (Gal 2,20)











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