30 luglio 2016

questione di dignità

Ieri è giunto alla porta un noto personaggio per la consueta richiesta di spiccioli. Una vita nel bisogno e ora, a quasi 70 anni, assistito per non finire per strada. Ma stavolta mi ha tenuto più a lungo per parlarmi dell'incontro con un altro sacerdote che lo ha umiliato, dicendogli che non aveva niente e che se anche li avesse avuti, non glieli avrebbe dati. Questa frase lo ha mandato in bestia e si è sfogato dicendo che anche lui ha una dignità e che i sacerdoti dovrebbero seguire di più nostro Signore, ecc. ecc. Visto il tono assolutamente solenne con cui "predicava" mi veniva quasi da ridere ma mi sono ben tenuto dal farlo e ho cercato quantomeno di sorridere per non condividere quel tono tragico. Mentre però rientravo in casa pensavo che persone con queste situazioni di vita hanno ben poco di cui essere fiere e che la dignità sta tutta nella loro esistenza in quanto persone. Per quello che se l'era presa terribilmente.
Ma se non sbaglio anche il Vangelo dice qualcosa di simile: ancora una volta ci è voluto un povero per ricordarcelo...

"Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli" (Lc 10,20)

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