01 agosto 2016

piccoli atei crescono

E' il titolo dell'ultimo libro del sociologo Franco Garelli che mi trovo a leggere per impostare il seminario a scuola e per un articolo da scrivere. Il risultato delle ultime ricerche pare confermare ciò che Armando Matteo diceva già in "La prima generazione incredula": i cosiddetti Millennials (nati dal 2000 in avanti) sembra riescano tranquillamente a fare a meno di Dio. I motivi sono i più svariati, però l'effetto è sempre quello: un ateismo anche teorico che porta con sé però la ricerca di una spiritualità intesa non come rapporto con il trascendente ma come cura della propria interiorità. I dettagli a quando avrò finito il libro, ma le conseguenze sulla pastorale dovrebbero già vedersi ora (e si vedono). Conviene allora invertire l'onere della prova: non sono loro a dover giustificare l'abbandono della fede, ma siamo noi a dover provare il valore di essa. Inoltre: impostare l'educazione catechistica in una educazione ad una spiritualità e non ad una religione richiede enorme sforzo, grande lucidità e tanta fiducia...

"Lo stolto pensa: Dio non c'è" (Sl 13,2)

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