29 marzo 2017

quando si perde il lavoro

E' venuta una coppia di anziani preoccupati per il figlio cinquantatreenne che ha perso il lavoro per motivi di salute. Non era più adatto a portare pesi particolari e il datore di lavoro dopo aver chiesto che desse le dimissioni l'ha licenziato e lui, su consiglio di qualche sindacalista connivente, ha firmato per una miseria di buonuscita. Ora chi lo prende? Rasentata la depressione, si sta guardando intorno. E' difficile pensare di fare qualcosa e penso sempre che la "professione" del sacerdote per ora è una di quelle maggiormente garantita. Per questo considero un po' scandaloso che alcuni non si guadagnino neanche lo stipendio: quello è il punto di partenza per ragionare sulla destinazione di certi sacerdoti, non la dimensione spirituale della missione.

"Sentiamo infatti che alcuni fra di voi vivono disordinatamente, senza far nulla e in continua agitazione. A questi tali ordiniamo, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, di mangiare il proprio pane lavorando in pace" (2Ts 3,11-12)

1 Commenti:

Alle 30 marzo 2017 alle ore 00:06 , Blogger Rué ha detto...

Questo è davvero un bel post!
E purtroppo ritrae una faccia che pochi mostrano, ma che tutti notano.
Complimenti per averla portata alla luce senza falsi pudori.
Ottimo post, come del resto tutti quelli che leggo giornalmente; come sai l'unico su cui non concordavo era quello relativo alla sessualità gay, che continuo a considerare una perversione!

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page