quando si perde il lavoro
E' venuta una coppia di anziani preoccupati per il figlio cinquantatreenne che ha perso il lavoro per motivi di salute. Non era più adatto a portare pesi particolari e il datore di lavoro dopo aver chiesto che desse le dimissioni l'ha licenziato e lui, su consiglio di qualche sindacalista connivente, ha firmato per una miseria di buonuscita. Ora chi lo prende? Rasentata la depressione, si sta guardando intorno. E' difficile pensare di fare qualcosa e penso sempre che la "professione" del sacerdote per ora è una di quelle maggiormente garantita. Per questo considero un po' scandaloso che alcuni non si guadagnino neanche lo stipendio: quello è il punto di partenza per ragionare sulla destinazione di certi sacerdoti, non la dimensione spirituale della missione.
"Sentiamo infatti che alcuni fra di voi vivono disordinatamente, senza far nulla e in continua agitazione. A questi tali ordiniamo, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, di mangiare il proprio pane lavorando in pace" (2Ts 3,11-12)
1 Commenti:
Questo è davvero un bel post!
E purtroppo ritrae una faccia che pochi mostrano, ma che tutti notano.
Complimenti per averla portata alla luce senza falsi pudori.
Ottimo post, come del resto tutti quelli che leggo giornalmente; come sai l'unico su cui non concordavo era quello relativo alla sessualità gay, che continuo a considerare una perversione!
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