21 giugno 2017

nuove bande, déjà vu...

Qualche problema l'altra sera per un gruppo di ragazzotti misti marocchini, italiani e albanesi che in genere vengono a giocare a pallone qui e che hanno pensato di vincere la noia, facendo girare le scatole alla gente con scherzi vari, pietre e atti di leggero vandalismo. Mi sembrava un déjà-vu del passato: ogni tanto spunta qualche banda che fondamentalmente non sa che fare, che non ha i soldi per accedere a centri estivi e luoghi tipo piscine e altro e che esprime un po' il suo disagio proprio prendendosela con chi ancora li ospita gratis. Passano le generazioni ma le dinamiche sono simili e i rimedi altrettanto: non lasciar correre e nello stesso tempo non usare i toni forti; ragionamento e pacatezza ma anche fermezza; bastone e carota per suscitare sentimenti migliori. Ma l'impressione che i ragazzotti islamici pensino ai cristiani (ai sacerdoti in particolare) come a dei mollaccioni che si lasciano fregare dietro l'apparenza del "perdono" è molto forte. Anche la tentazioni di stangarli per quello, contribuendo a causare guerre di religione a portata locale...

"Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo!  Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca" (Ap 3,15-16)

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