02 luglio 2017

accoglienza: che complicato...

Non erano neanche passate due ore dall'omelia fatta sul Vangelo di oggi e centrata sull'accoglienza che ha suonato alla porta un tizio recentemente scomparso e che si è trovato ad abitare in auto a causa del fallimento di un'attività commerciale e allo sfratto. Niente da dire: ci siamo parlati un po', l'ho trattato con rispetto, ma accoglienza avrebbe voluto che lo invitassi a pranzo, visto che io stavo mangiando. Eppure scatta l'istinto animale che vuole che non si debba interrompere il pasto e l'ho invitato a ripassare di lì a mezz'ora. Ero sicuro che non sarebbe ripassato e io mi sono consolato dicendo: quell'omelia l'ho fatta anche a me.
Ma è una consolazione magra: siamo distanti anni-luce dal Vangelo.

"Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli perchè è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa" (Mt 10,42)


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