22 giugno 2017

"Magistero in movimento"

Il libretto di Severino Dianich cerca di far capire "Il caso papa Francesco" (è questo il sottotitolo), ma in realtà ha una tesi molto semplice: stiamo semplicemente applicando il Concilio Vaticano II. L'applicazione dei decenni scorsi è stata scombinata: esperimenti pastorali individualistici e un po' impazziti contro a pachidermi che cercano di tenere tutto fermo. Ora qualcosa si muove e si muove secondo una precisa logica. Si intravvedono le linee di sviluppo e anche se vi sono degli effetti non voluti (il primo è il grande risalto dato alla figura del papa in forma carismatica, contro la sua stessa volontà) tuttavia "la nave va".
Spesso infatti la nave va e viene in forma impazzita: ogni anno si fa un programma nuovo, ogni decennio la Chiesa Italiana scrive robe bellissime su un tema e ci fa un convegno in mezzo che c'entra relativamente (ma nei documenti si fanno salti mortali e astrusi collegamenti) e poi chi s'è visto s'è visto. La nave della Chiesa italiana è una nave da crociera finita in uno spazio ristretto che gira su se stessa e si immagina di percorrere rotte transoceaniche.

"La gente raccogliticcia, in mezzo a loro, fu presa da grande bramosia, e anche gli Israeliti ripresero a piangere e dissero: «Chi ci darà carne da mangiare? Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto gratuitamente, dei cetrioli, dei cocomeri, dei porri, delle cipolle e dell'aglio" (Nm 11,4-5)

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