29 giugno 2017

spaccio

Beccare uno che vendeva fumo alle 19 alla porta laterale della chiesa con la chiesa ancora aperta non mi era ancora capitato. Ma c'è sempre una prima volta. Uno molto giovane (forse appena ventenne) ma (e questo mi è rimasto fastidiosamente impresso) nero. Chissà perchè si associa spesso l'immagine dello spacciatore con il nero della pelle. Poi pensi che con gli afflussi attuali e i clandestini che si generano dopo anni di attesa di una risposta è un niente finire nei giri di spaccio. Lì il mercato è molto fiorente. Così resti preso in mezzo ai due sentimenti: la rabbia per qualcuno che contribuisce a mandare in palla il cervello dei ragazzi e l'indignazione per la situazione che molti africani (e non) stanno vivendo a causa del sistema internazionale, dell'indifferenza europea e dell'inefficienza italiana.

"Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte,
il povero subisce ingiustizia e per di più deve scusarsi" (Sir 13,3)

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