il seme della Parola

Ecco la sua omelia:
"Questa domenica il dono che Dio ci fa di se stesso ci viene presentato come un seme che viene posto in tre diversi terreni; dal momento che nel Vangelo la parabola viene spiegata dallo stesso Gesù, mi sento autorizzato a divagare un po’. Infatti per deformazione professionale mi è subito venuto da aggiungere che un seme, anche se messo nel terreno buono, ha bisogno almeno di altri tre elementi per poter dare vita ad una pianta sana e fruttificante: la luce, l’ acqua ed un po’ di cura da parte dell’ agricoltore.
A cosa possiamo avvicinare questi tre “pezzi mancanti”?
La luce: per me ciò che illumina la nostra vita è la Parola di Dio, fondamento della nostra Fede. Essa non solo ci fa vedere, ma proprio come nel caso delle piante innesca un meccanismo che, come nel caso della fotosintesi, ci fa passare dalle parole ai fatti.
L’ acqua: è un elemento preziosissimo, come stiamo constatando ultimamente. A me personalmente viene da avvicinarla alla Speranza, nel senso che l’ acqua per noi è speranza di vita, così come Gesù per noi è chi, anche nei periodi di siccità spirituale, ci ricorda con la sua stessa vita di non arrenderci mai al disfattismo.
Il lavoro: è immediatamente avvicinabile alla Carità, cioè l’amore e la fede che si fanno azione. Perché la nostra vita sia feconda infatti dobbiamo darci da fare per fare sì che grazie al nostro lavoro i nostri fratelli possano essere sostenuti nelle loro necessità materiali e possano poi rendere grazie a Dio insieme a noi per il pane quotidiano che alla fine Dio non ci farà mancare"
"Effonderò su ogni persona il mio Spirito: diverranno profeti i vostri figli e figlie, i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni, su schiavi e schiave effonderò il mio Spirito". (Gl, 3,1-2)
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