04 luglio 2017

bambini allo sbando?

Ogni tanto si sente l'adagio che i bambini di oggi hanno la vita troppo organizzata mentre una volta si giocava per strada e si era più liberi di inventare e creare. Poi in questi giorni mi trovo i ragazzotti albanesi che alle 8 e mezza di sera tornano a giocare a pallone nel campetto dell'oratorio dopo esserci stati fino a un'ora prima: ma quando mangiano questi? E il bambino di quattro anni della famiglia nigeriana ospitata in parrocchia che, terminata la scuola di infanzia, passa il giorno a girovagare tra cortile, circolo, campetto assolutamente lasciato a se stesso. E allora non sai bene se il fatto di avere la vita organizzata sia un passo indietro o un passo avanti. L'impressione è che chi se lo può permettere economicamente organizza il tempo dei bambini, gli altri fanno cosa possono. Possibilmente senza fare la mitologia del "buon selvaggio".

"È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:
«Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!»."
(Lc 7,32)

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