12 marzo 2018

vangelo di domenica 18 marzo

Ecco qui sotto il Vangelo di domenica 18 marzo (5a di Quaresima). Se qualcuno ha qualche commento da fare lo scriva qui sotto o me lo invii alla mail dinbarberis@libero.it. Utilizzerò le riflessioni per l'omelia in chiesa. Non temete di scrivere cose inutili: lo Spirito ispira tutti...


In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c'erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù».
Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l'ora che il Figlio dell'uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l'anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest'ora! Padre, glorifica il tuo nome».
Venne allora una voce dal cielo: «L'ho glorificato e lo glorificherò ancora!».
La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
(Gv 12,20-23)

4 Commenti:

Alle 12 marzo 2018 alle ore 23:26 , Blogger Marco ha detto...

Come può una croce attirare, ma più la osservi piu non riesci a distoglierne lo sguardo. Ora difficilmente alziamo i nostri occhi al cielo, per paura di metterci a confronto con quella croce che in realtà è solo conforto.

 
Alle 13 marzo 2018 alle ore 09:38 , Anonymous LB ha detto...

’In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.’’
Ho perso mia mamma tre settimane fa dopo 4 mesi difficilissimi ed una diagnosi infausta comunicatami dai medici da portare da sola,
se non con il sostegno spirituale e morale di un sacerdote.
Spero e prego che quei semi piantati con tanta fede da mia mamma durante la sua vita terrena possano portare molti frutti.
Ma questo è ancora il tempo di sconforto e delle lacrime ‘’ Adesso l'anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest'ora?’’
e non riesco ancora a vederli con chiarezza questi frutti, ma ci sono, ne sono convita! Quando gli occhi non saranno più velati dalle lacrime sicuramente li vedrò e tornerò a glorificare il tuo nome Padre!

 
Alle 16 marzo 2018 alle ore 17:55 , Anonymous Anonimo ha detto...

“Vogliamo vedere Gesù”
Se qualcuno ci ponesse la richiesta fatta a Filippo cosa potremmo fare oggi?
Spesso la tentazione è dire: “non lo conosco, non mi interessa, rivolgiti a qualcun altro …”
Un “cristiano” ha tre grandi strumenti per esaudire tale richiesta:
1. Il Crocifisso: il simbolo dell’Amore più grande “ha dato la Sua vita per espiare i nostri peccati”.
2. Il Vangelo: l’annuncio della Salvezza per tutti e l’insegnamento della Via per raggiungerla.
3. La nostra vita: da ogni nostra azione dovrebbe trasparire lo Spirito che Gesù ci ha donato.
E se anche nessuno ci chiedesse di Gesù, con una vita sul suo insegnamento potremmo farLo conoscere a tutti coloro che ci stanno vicino.

 
Alle 16 marzo 2018 alle ore 17:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

"Quante volte pensiamo di dare ma diamo il di più invece l'amore vero è un taglio sul vivo è dare la vita"
Queste sono le parole che ci dice un canto liturgico e mi tornano in mente leggendo alcune parole di Gesù nel Vangelo di oggi"Se il chicco di grano ,caduto in terra ,non muore rimane solo,se invece muore produce molto frutto.
Gesù ha accettato di morire,e ci ha indicato la strada ,ma ci ha garantito di essere sempre accanto a noi,perchè solo non accettando di morire( ,la croce,)rimaniamo soli.Lui è sempre accanto a noi anche quando non lo sentiamo
ma anche noi comunità di cristiani dobbiamo essere prossimi a chi è nella sofferenza.Nessuno deve sentirsi solo e abbandonato,apriamo i nostri cuori.

 

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