06 marzo 2018

Vangelo di domenica 11 marzo

Ecco il Vangelo di domenica prossima. Chi ha qualche commento o approfondimento può inviarlo qui oppure a dinbarberis@libero.it


In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
(Gv 3,14-21)

2 Commenti:

Alle 6 marzo 2018 alle ore 09:03 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il male nel mondo non è uno sfortunato destino che si abbatte sul mondo, contro cui è impossibile intervenire.

Il male nasce dal principe del male e dai suoi servitori e tra essi anche noi, che continuiamo a compiere opere malvagie.

C'è pertanto una responsabilità nell'allargare o nel perpetuare la presenza del male nel mondo che va compresa e quindi recisa.

Agli uomini non è chiesta l'impossibile opera di un'auto liberazione dal male. E' chiesto solo di alzare lo sguardo da se stessi e di guardare un po' più in alto e accorgersi di quell'amore che dall'alto è sceso sulla terra.

 
Alle 8 marzo 2018 alle ore 09:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

"Dio ha mandato il figlio nel mondo perchè il mondo sia salvato per mezzo di lui". Dio ha fatto un gesto di amore immenso, ci ha offerto suo Figlio che con il suo sacrificio ci ha indicato e ci indica la via.Il percorso non è facile e a volte neppure allettante perchè scegliendo Lui possiamo apparire subito dei perdenti,come Gesù sulla croce,l'umiliazione estrema. Ma dopo la morte viene la resurrezione, la luce, la pace, la gioia la vita vera che vince le tenebre fatte di egoismo, grettezza,cattiveria poca umanità.Preghiamo il Signore con il salmo 25,4 "Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri". perchè sappiamo sempre scegliere la luce anche quando è più difficile.

 

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