19 aprile 2019

il dolore di Cristo per non disumanizzarsi

Oggi alla via Crucis animata dai giovani si è vista la differenza tra la buona recitazione e la recitazione con fede. Il protagonista ha fatto suo il dolore di Cristo e l'ha reso in maniera talmente espressiva da smuovere il cuore di diverse persone. Ancora più convinto mi dicevo che per non riuscire a provare compassione per certe sofferenze (dal bimbo nel grembo in occasione di aborto all'immigrato che fa di tutto pur di non tornare in quel lager che è la Libia, dall'anziano lasciato a se stesso ai danni generati da ogni guerra) bisogna imparare a diventare meno umani. E se uno è meno umano, che cosa diventa?

"Le misericordie del Signore non sono finite,
non è esaurita la sua compassione;
esse son rinnovate ogni mattina,
grande è la sua fedeltà." (Lam 3,22-23)

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page