21 maggio 2019

gli astigiani e il glorioso passato

Passando a benedire le famiglie ieri mi sono fermato a lungo a casa di uno che incontro poco ma col quale ci scambiamo diverse idee. Lui per famiglia e per professione è a contatto con molti ambienti, molte città ed è molto sensibile all'impegno sociale. E' piacevole discorrere, anche se io ho qualche anno in più, ma non troppi. Insomma, ieri uno degli argomenti è la tendenza degli astigiani a rimpiangere il passato, a divinizzare le tradizioni e a non guardare mai in avanti. Alcune prove: il palio che non si pensa mai come momento di comunicare qualcosa del presente attraverso il passato, ma sempre solo ripetere pedissequamente il passato; certi personaggi della politica che sono ancora lì dopo trent'anni, come in una specie di palude dalla quale non emergono i giovani; poca intraprendenza nell'affrontare problemi come enormi strutture vuote; il successo di certe iniziative copiate dal passato (come la fiera in piazza del Palio), ecc. ecc. Chi ha voglia veramente di fare qualcosa in avanti...cambia città.

"Scuotiti la polvere, àlzati, Gerusalemme schiava!
Si sciolgano dal collo i legami, schiava figlia di Sion!" (Is 52,2)

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