14 agosto 2019

carabinieri senza armi?

Nell'ambito del recupero di arretrati da leggere e nell'ambito della valorizzazione di Avvenire come un quotidiano da imitare ecco che sul numero dell'8 agosto trovo un fondo sulla vicenda del carabiniere Mario Cerciello Rega, che scopro (ma forse si sapeva già) impegnato nel mondo del volontariato, a servizio degli ultimi, cristianamente ispirato. La riflessione è sul fatto che fosse disarmato e che gli bastasse l'autorevolezza dell'essere carabiniere, a nome dello Stato. Tra l'altro in quel contesto la pistola pare non gli sarebbe servita molto.
Ecco un altro motivo di ammirazione per un laico. Senza fare teorie pacifiste sull'uso delle armi, mi piace pensare (ma mi sto facendo solo un film?) che la forza interiore che poggia esteriormente sul fatto che fai parte di un servizio dello Stato sia quella che può portare un po' di aria buona ai miasmi paludosi che ultimamente si respirano alle alte sfere.

"Egli sarà arbitro tra molti popoli
e pronunzierà sentenza fra numerose nazioni;
dalle loro spade forgeranno vomeri,
dalle loro lame, falci.
Nessuna nazione alzerà la spada contro un'altra nazione
e non impareranno più l'arte della guerra."
(Mi 4,3)


ho trovato anche in Michea, la citazione che normalmente si legge da Isaia 2!

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