
Ieri ho avuto modo di chiacchierare abbastanza con un altro sacerdote (nell'ambito di quel tranquillo tempo estivo che ti permette di dare tempo) di diverse cose e alla fine ci si confrontava sul fatto che sia utile tenere legami con altri sacerdoti anche per parlare delle proprie difficoltà pastorali e non, dei dubbi, ma anche delle cose belle. Sembra una cosa scontata, ma a pensarci dopo in fondo stavamo tratteggiando semplicemente un legame di amicizia. Che per i sacerdoti si debba volerlo e impegnarsi a costruirlo sembra perfino paradossale. E' il segno che a volte il ruolo sacerdotale è veramente "asso pigliatutto" rispetto alle persone. Come anche il riconoscere che abbiamo privilegi "di fatto" rispetto a molte famiglie, molto più prese da problemi quotidiani e con meno certezze dovrebbe suonare un campanello d'allarme su quando ci si lamenta per sciocchezze pastorali, dimostrando, tra l'altro, poca fede...
"La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono. Per mezzo di questa fede gli antichi ricevettero buona testimonianza." (Eb 11,1-2)Etichette: preti
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