24 novembre 2019

più forti o più fragili?

Ma siamo diventati più forti o più fragili? In apparenza più forti: riusciamo a fare cose impensabili cent'anni fa. In apparenza più forti: strumenti potenti, armi potenti, si va nello spazio... Ma le piogge e i disastri naturali di questi giorni, il dialogo con una persona la cui figlia ha rischiato di morire per un problema di salute e ciò che si sente durante la benedizione delle famiglie fa dire che siamo più fragili. Non più abituati al rischio della morte da un momento all'altro, alla povertà che può stravolgere la vita, alla fragilità del corpo umano che può cedere allora ci sentiamo persi. Chissà che non si ricrei la necessità della fede? Ma la fede è solo collegata alla fragilità e alla situazione in cui non sai più che pesci pigliare? Non può essere legata ad una condizione di serenità e di successo?

"Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia" (Mt 7,24-25)

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