16 febbraio 2020

genetica: un mondo

Mi sono dilettato a leggere il sillabario di genetica di Barbujani e sono rimasto a bocca  aperta per lo stupore sia delle meraviglie di ciò che è infinitamente piccolo (altro che orologi svizzeri...) sia di come l'uomo possa avere una intelligenza strepitosa. E' strano che più si conoscono le cose dal punto di vista scientifico e più si perde la diffidenza verso le scienze, ma anche ci si rafforza nella contemplazione del creato. Magari non capiterà  a tutti, però questa strada diventa feconda come altre strade (la natura, il servizio, la Parola, ecc.). Comincio anche ad intravedere che dietro a ideologie che si spaventano delle scoperte scientifiche non ci sta molta fede, quanto quella stessa paura che ci fa diffidare degli stranieri.

"Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno." (Gn 1,31)

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