02 marzo 2020

la fede che c'è

Ieri è stato rigenerante vedere la gente tornata in chiesa e senza timore ricevere le Ceneri. Rigenerante perchè si vede come la fede sia tenuta preziosamente nascosta, non sbandierata (anche se ogni tanto lo si vorrebbe) ma mostrata a tempo e momento giusto. Non c'è coronavirus che scoraggi se non i tiepidi e coloro che sono già assillati dagli assilli di questo sistema.
E fa pure piacere che molti sono giovani, che non temono di mostrarsi mentre ricevono le ceneri (alcuni adulti non si sono mossi dai banchi, ma... affari loro).
Insomma: questa emergenza produrrà una consapevolezza diversa e rafforzerà la responsabilità dei cristiani in questa società. Tra l'altro: un'omelia pienamente sociale e due mi hanno chiesto di passargliela. Forse è anche il caso di rendere più sociali le omelie, pur mantenendo la fedeltà alle letture.

" Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.  Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni" (Mc 1,32-34a)

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