28 aprile 2020

La morte di un maestro

E così anche il past direttore di Gazzetta d'Asti, don Vittorio Croce, se n'è andato non per il virus, anche se a causa del virus non riusciranno ad essere presenti tutti coloro che gli sono riconoscenti. Ieri sera ero già a nanna ma come per un presentimento ho sentito un messaggio in arrivo sul cellulare e di lì ho saputo. Così ho avuto modo di intervenire nei gruppi whatsapp di Gazzetta, di dare informazioni per il sito e pure di scrivere di getto l'editoriale che uscirà sul prox numero. Come si dice: quando qualcosa di interiore trascina, vai oltre le tue forze normali.
Poichè non è mai un caso quel che capita, mi piace pensare che la sua morte è concomitante alla bega Cei-governo, non per strumentalizzarlo in una polemica, ma perchè ispirandosi al suo stile si può prenderla dal verso giusto. E l'editoriale è tutto su questo. E' vero: è brutto dirlo, ma sembra che le persone ci vengano a mancare nel momento in cui devi raccogliere un testimone e scattare in avanti. Quasi un cambio di staffetta: chi ha corso non potrebbe andare oltre, c'è un momento in cui lo vedi arrivare con il testimone in avanti e tu se pronto a prenderlo ma poi c'è il momento in cui devi scattare tu. E questo è il momento. Grazie don Vittorio.

"La loro discendenza resta fedele alle promesse
e i loro figli in grazia dei padri." (Sir 44,12)

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