01 giugno 2020

testimone di un'epoca

E' morto un caro amico, Roberto Genta, dopo malattia intensa, precedente all'epidemia. Testimone di un'epoca: quella del passaggio della gioventù cattolica agli ideali della pace, dell'obiezione di coscienza, della sensibilità sociale. Gli anni in cui la Chiesa ufficiale, cieca e miope, lasciava a poche "frange" la gestione di questa sensibilità che entrava a far parte dei giovani di allora (figli del sessantotto,ma con uno spirito più costruttivo) ed entrava spesso in collisione con le istituzioni. Erano una cerniera tra il mondo cattolico e il mondo comunista. Tutto espresso alla perfezione nel film "La meglio gioventù" che Roberto aveva visto e che, a detta sua, aveva smosso cose profonde e dolorose. Al di là del rimpianto per la perdita di un amico e di una persona che ancora credeva in quelle cose, la sua morte richiama l'attenzione su una situazione molto simile che stiamo vivendo. Non ci saranno più le istituzioni cattoliche retrograde ma continuano ad esistere mondi cattolici autoreferenziali, che trattano il rapporto col mondo come fosse corrotto fino alle midolla. Non ci saranno più gli ideali di allora, ma ritornano le profonde ingiustizie sociali che si incrociano con uno stile economico irrispettoso delle persone e dell'ambiente, che speriamo tutti che questa epidemia abbia definitivamente stroncato. Insomma: a volte anche momenti dolorosi come questo danno una spinta a ributtarsi nella mischia.

"Perché son caduti gli eroi
in mezzo alla battaglia?" (2 Sam 1,25)

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