23 gennaio 2021

Cinque priorità per la Chiesa



Leggendo la rivista del Prado Italiano (associazione di sacerdoti che si ispirano a padre Chevrier: centralità del Vangelo e dei poveri) ho trovato un articolo interessante di un gesuita francese, Etienne Greu, che enumera cinque priorità per la Chiesa, tutte quante risolvibili mettendo al centro la propria relazione con i più poveri:
1. in che modo condividere e iniziare alla Buona Novella;
2. che genere di vita si sperimenta all'interno delle comunità cristiane;
3. che spazio pubblico ha la comunità cristiana per confrontarsi sul mondo in cui viviamo;
4. come si riesce a far convivere le diversità di ogni genere all'interno della Chiesa;
5. in che modo la crisi ecologia mondiale interpella il modo di vivere della Chiesa.

Insomma: ce n'è. Quel che mi colpiva è che lo sguardo è un tantino (ma solo un tantino...) più ampio che le nostre discussioni. Non tanto quelle in cui si invita qualcuno a parlare (quelle abbondano, come il riso sulla bocca degli stolti), quanto quelle in cui si dovrebbe poi tracciare strade operative.

"Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si manifesterà" (Lc 17,28-31)

Etienne Greu


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