05 marzo 2021

Andrà tutto bene?

 Siamo ad un anno dal confinamento nazionale causa covid. I primi mesi erano all'insegna di "Andrà tutto bene". In Gazzetta ieri lo mettevamo all'interrogativo: "Andrà tutto bene?". Non tanto per mettere in dubbio che usciremo da questa situazione, quanto per smascherare le facilonerie di chi pensava che ce la saremmo cavati in fretta. E poi leggendo quanto scritto sul giornale e le interviste fatte si capisce che è del tutto naturale che un virus abbia varianti e che le varianti siano più subdole del ceppo principale. E' questione di lotta per la sopravvivenza...

Perciò, mi sono detto, stiamo riscoprendo i ritmi naturali. Quelli economici sono artificiali. Questa epidemia rientra sotto il vasto capitolo "sostenibilità ambientale": un sistema che ricorda le industrie inquinanti degli anni settanta e le città piene di smog di quegli anni, che ora paghiamo in termini di tumori. 

Solo che da quelle ci stiamo risollevando. Non è ancora invece chiaro quanto il sistema economico sia letale e non solo per chi ne è scartato come papa Francesco dice. Anche per chi ne è dentro e modella i tempi di vita sull'orologio e non sui cicli naturali. Un virus si sconfigge in almeno due anni, non prima. E di anni ne è passato uno solo. Perciò tutto come da copione. Non un copione umano artificiale, ma naturale.

"Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra»." (Gn 11,4)



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