23 novembre 2021

Afghanistan

 Ieri sera per la Gazzetta ho partecipato ad un bell'incontro a san Damiano con l'ex capitano dell'esercito Fahrad Bitani, che ha raccontato l'Afghanistan come gli occidentali sono mille miglia dal conoscerlo. Molto bello: un incrocio tra informazioni e testimonianza di vita, visto che lui ora si dedica anima e corpo all'educazione delle nuove generazioni, per estirpare da loro la violenza  che è piovuta  a dismisura da decenni sulla gente. Mi sono ancora più convinto che siamo in una bolla di false informazioni dovute agli americani per interessi tutti personali e che farebbe rabbrividire una persona con un minimo di etica. Quando si dice che i sovietici erano meglio degli americani, è tutto dire...

Nello stesso tempo mi sono convinto che siamo in una bolla perchè siamo preoccupati delle cose sbagliate, foss'anche il covid, quando molta parte del mondo ha problemi ben più seri che ci verranno riversati addosso. Siamo sul Titanic e ci preoccupiamo della musica da suonare... Ma l'ultima parola di Bitani non è alla tragedia: è un atto di fiducia nelle donne, nelle madri, nel cuore degli esseri umani. Perciò basta spostare i riflettori altrove, lasciando in ombra certi tristi personaggi politici...

"Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora." (Mt 25,13)




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