Le sofferenze afghane
Ieri dicevo che il giro al mare aveva un retroscena. Eccolo: dovevo andare con Mathiullah, il giovane afghano, che avevamo ospitato e che ora abita a Villafranca autonomamente. Lui era molto contento, perchè in Afghanistan ... il mare non c'è. E poi il giorno prima, domenica, mi ha scritto perchè ha scoperto che i talebani hanno ucciso suo zio e aveva il cuore pieno di amarezza e di rabbia e non se la sentiva di venire. Così ho cambiato itinerario e me ne sono andato da solo. Certo che se solo avessimo un'idea delle sofferenze di quel popolo e di quante ferite aperte non sono state ancora neanche curate, non so se le sopporteremmo. L'odio e la disumanità in fondo ci appartengono solo marginalmente: lì è pane di ogni giorno...
"Fino a quando, o Dio, insulterà l'avversario?Etichette: sofferenza, violenza
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