26 febbraio 2022

Il sonno della morte?

 Mentre oggi leggevo l'inserto "Economia civile" di Avvenire ho colto una formidabile espressione, che mi ha ricordato la seconda lettura di oggi (domani) sulla quale avevo preparato l'omelia. Dice don Giovanni Cesare Pagazzi, docente di ecclesiologia familiare all'Istituto Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia: "A differenza della quasi totalità dell'Antico Testamento e dell'intera cultura coeva, Cristo non spiega il sonno a partire dalla morte (il sonno è una morte temporanea), ma decifra la morte a partire dal sonno: "La bambina non è morta, ma dorme" (Mc5,39). Ciò significa: non il sonno è come la morte, ma la morte è come il sonno; in essa si cade, ci si smarrisce, si perde il mondo, ma non per sempre, poichè - come dal sonno - si sarà risvegliati". Io la leggo anche così: bisogna sapersi abbandonare al sonno per poter dormire, altrimenti non si imparerà ad abbandonare alla morte...

"La bambina non è morta, ma dorme" (Mc 5,39)

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