25 febbraio 2022

Un arcivescovo a servizio

 Ieri mattina c'è stata la riunione in facoltà per la sostituzione del direttore, don Roberto Repole, diventato arcivescovo di Torino. Era presente anche lui e ho colto in un attimo (ma non solo io) il suo senso di servizio, il suo amore per la chiesa e la convinzione della necessità della teologia per parlare di Cristo (e non di altro) al mondo d'oggi. Non sono mancate le emozioni ma soprattutto la grande riconoscenza per le sue capacità di dialogo, mediazione, pazienza e determinazione. Se nel mondo si aprono scenari inquietanti come la guerra in Ucraina, nella chiesa invece si aprono scenari sempre più promettenti: occorre realmente lasciarci alle spalle stili vecchi, lamentazioni da persone di poca fede, timori infondati. La Chiesa è destinata a diventare una forza interiore a servizio del mondo (e non di se stessa), ma che trova nel suo fondamento ciò che il mondo cerca più o meno disperatamente senza trovarlo.

"E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. " (Mt 16,18)



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