26 giugno 2022

La storia insegna

 Due giorni fa ho partecipato a san Damiano alla presentazione della riedizione della tesi di laurea dello storico Renato Bordone, che aveva fatto una ricerca sui De Gorzano, famiglia di signori della zona di San Damiano, il cui castello venne distrutto da Asti di ritorno dalla guerra con Alba nel 1274. Chi ha presentato il testo (Silvano Valsania ex sindaco di Montà e Baldassare Molino) è stato appassionante. Soprattutto ci ha fatto capire che le logiche di ieri sono quelle di oggi, anche se modi e forme sono cambiati. Asti è un comune imperialista, che cerca di assoggettare tutti coloro che gli sono vicini. Al contrario i piccoli centri, unitisi con la lega Astisio, sono i Davide che cercano di resistere al Putin del XIII secolo. Ed effettivamente non c'è dubbio. Asti è una città poco democratica, in cui vige una logica spartitoria e in cui è difficile apportare un vero cambiamento che non richieda tanto tempo e tenacia. Eh già: la storia non è acqua e se bisogna sradicare radici cattive di secoli non basta una zappetta, tipo una tornata elettorale.


"Poi udii un'altra voce dal cielo:
«Uscite, popolo mio, da Babilonia
per non associarvi ai suoi peccati
e non ricevere parte dei suoi flagelli."
(Ap 18,4)



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