21 ottobre 2023

Il virus dell'ideologia

 Ieri c'è stato l'incontro dei direttori dei giornali diocesani di tutto il Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria. Tra gli argomenti l'idea di scrivere qualcosa insieme per le vicende del Medio Oriente. Ma cosa scrivere e come scrivere? Già lì vi erano posizioni diverse: chi più a favore di Israele, chi più contro, chi più a favore di appelli generali per la pace, e così via. Una delle linee che io condividevo e che ho anche esposto era quella di smascherare le posizioni ideologiche, quelle cioè che partono dai fatti ma li cucinano per avvalorare le loro idee, senza mai metterle in discussione oppure vagliarle con spirito critico. C'è molta, troppa ideologia nel dibattito sul Medio Oriente e anche da parte dei movimenti pacifisti: non si arriva a nulla, perchè non si parte dai fatti obiettivi e totali, ma solo da qualche fatto parziale o addirittura da idee teoriche (sionismo, antisionismo, pacifismo radicale, guerrafondismo totale). Ma la gente muore e muore da ambo le parti e muore a causa di chi li usa per affermare le proprie posizioni.


"«È caduta, è caduta
Babilonia la grande
ed è diventata covo di demòni,
carcere di ogni spirito immondo,
carcere d'ogni uccello impuro e aborrito
e carcere di ogni bestia immonda e aborrita."
(Ap 18,2)



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